Domenica ho aggiunto un altro tassello alla mia personale collezione di perle firmate Zhang Yimou.
I preferiti rimangono, per l'era moderna "Hero" (che assieme a La Tigre e il Dragone, inventa il genere Wuxiapian) e per la prima fase l'immenso Lanterne Rosse. A seguire metto Ju Dou e La Storia di Qiu Ju.
Quest'ultimo narra una vicenda semplicissima. Qiu Ju vuole rispetto e onore per il marito, colpito al basso ventre dal capo villaggio (villaggio = somma di qualche casa dispersa nel desolato entroterra). Qui Ju per ottenere le meritate scuse si reca dall'agente locale, che in cambio le riconosce un risarcimento. Ma lei non vuole soldi, solo dignità; perciò va in città, sale di gerarchia, insiste di autorità in autorità: quando otterrà ciò che chiede, si renderà conto delle ipocrisie passate.
Qui Ju, una bravissima Gong Li premio Volpi nel 92, ci trasmette tutto utilizzando il solo viso, i capelli di traverso, i vestiti da festa e quelli da campagna, la posa goffa di una donna incinta e forte, l'ingenuità e l'onesta di cercare aiuto, la compassione di contadina tra i cittadini.
So che può sembrare banale e al contempo snob, ma mi fa impazzire un autore che da una storia così semplice, regala poesie e riflessioni per tutta una notte intera. Yimou potrebbe essere il mio regista preferito...cari Desmond e Penny, guardate questi film!! danno la sensazione che Hollywood, col suo bisogno sfrenato di stupire con intrecci ed effetti speciali, non sa più celebrare la semplicità.
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